camminare insieme Maggio 2006   


La famiglia del Murialdo

Il 18 maggio celebreremo la festa di San Leonardo Murialdo.

Martedì 16 maggio prepareremo le feste Murialdine con una solenne processione che partirà da Via Valbavona e percorrendo le nostre strade raggiungerà il cortile delle Suore di via Cascina Corba, dove ci consacreremo a Maria e festeggeremo i 20 anni di sacerdozio del nostro don Mariolino Parati.

Poi sabato 20 maggio in tanti applaudiremo all’atteso spettacolo Jesus Christ Superstar preparato con tanto impegno ed entusiasmo dal gruppo Teatro Murialdo.

Domenica 21 maggio alle ore 10.30 solenne concelebrazione presieduta da don Carlo Pennazio già nostro caro prevosto, che festeggerà i suoi 50 anni di sacerdozio.

Tutta la famiglia Murialdina, religiosi e laici è invitata a far festa.

Il carisma del nostro Santo non è completo, se non si estende anche alle realtà laicali. I laici entrano a pieno titolo a vivere la stessa esperienza carismatica dei religiosi.

E poi c’è un impegno nel prossimo capitolo generale che verrà celebrato a Fazenda Sonza in Brasile nel mese di giugno: Cristo ci chiama fortemente a ricollocare i giovani al centro della nostra missione e ci spinge a:

  • a non stancarci a fare scelte significative, coraggiose e profetiche in linea con la opzione evangelica per i poveri
  • fare chiari segni in questa direzione anche là dove offriamo dei servizi generici
  • organizzare i ritmi delle opere, partendo dalla priorità per i giovani
  • essere attenti ai valori e alle capacità di trasformazione e di profezia presenti nei giovani, lasciandoci convertire e evangelizzare da loro.

Mettere al centro i giovani sia la scelta da privilegiare, ci scrive il Superiore Generale Padre Luigi Pierini. Anche la nostra comunità Murialdo di Milano dovrà far di tutto per

  • incontrare i giovani nella gratuità
  • incontrarli nella corresponsabilità
  • incontrarli condividendo la loro storia.

Da questi criteri guida nasce la Comunità Murialdo di Milano capace di rispondere positivamente alle sfide che i giovani pongono.

L’impegno nostro sarà:
  • far nascere una comunità - famiglia di laici che viva il carisma del Murialdo
  • riqualificare i nostri servizi e le nostre presenze perché siano veramente a favore dei giovani e diventino occasione di incontro nella solidarietà e nella missionarietà, per farli crescere nella loro sensibilità religiosa fino all’incontro con il Cristo nel Vangelo.

E non ditemi che sono caduto nelle utopie.

Don Guglielmo Cestonaro - Parroco
gcestonaro@murialdo.org





La Madre di Dio


Ave Maria, beata fra le donne,
bianco ostensorio che portò il Messia,
per quel Ben che il tuo cuore fu fecondo,
fa’ sì che in tutto il mondo
ogni germoglio abbia una radice
e che l'amor, la fede e la speranza,
ne facciano d'attorno una cornice,
e fa’ che ogni piccino abbia una culla,
fa’ che veda la luce ogni creatura
Te, che beata e pura
fra tutte quante scelse il Creator.


Ada Lauzi



Appuntamento con il

Verso il 9° Consiglio Pastorale Parrocchiale

Nel prossimo mese di giugno la Diocesi Ambrosiana farà pervenire alle Parrocchie degli aggiornamenti per le elezioni dei nuovi Consigli Pastorali, che avverranno domenica 15 ottobre 2006.

I Consigli Pastorali sono luoghi in cui si può realmente sperimentare un cammino di corresponsabilità, dove il Parroco e i sacerdoti possono valorizzare la presenza dei laici, e i laici, nel contempo, si devono assumere le loro responsabilità, contribuendo fattivamente alla elaborazione delle proposte pastorali.

Si rivolge, quindi, un invito ai parrocchiani che si sentono di poter far significativamente parte del prossimo Consiglio Pastorale, di contattare il Parroco per una eventuale candidatura.

Si fa’ presente che la preparazione dell’elenco dei candidati e delle successive votazioni non sono semplici adempimenti burocratici, ma sono un autentico momento di vita ecclesiale che aiuta a sentirsi partecipi della vita parrocchiale e delle sue decisioni.

Il nostro Arcivescovo ha più volte rimarcato, anche in recenti occasioni, che è fondamentale dare nuovo slancio a un organismo come il Consiglio Pastorale Parrocchiale, in un contesto di rinnovate strategie pastorali.

Franco Baccigaluppi



Invito

sabato 20 maggio alle ore 15.30 la comunità invita gli
Anziani, Ammalati e le loro famiglie

alla S. Messa. Dopo ci troveremo in sala Murialdo per un momento di festa. Chi ha bisogno del servizio in macchina casa-chiesa-casa lo faccia sapere in parrocchia - 02-410938




Tutto è puro per i puri
(Tt 1,5-16)

 



Organizzazione dei presbiteri

[5]Per questo ti ho lasciato a Creta perché regolassi ciò che rimane da fare e perché stabilissi presbiteri in ogni città, secondo le istruzioni che ti ho dato: [6]il candidato deve essere irreprensibile, sposato una sola volta, con figli credenti e che non possano essere accusati di dissolutezza o siano insubordinati. [7]Il vescovo infatti, come amministratore di Dio, dev'essere irreprensibile: non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto, [8]ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, pio, padrone di sé, [9]attaccato alla dottrina sicura, secondo l'insegnamento trasmesso, perché sia in grado di esortare con la sua sana dottrina e di confutare coloro che contraddicono.

[7]Anche voi un tempo eravate così, quando la vostra vita era immersa in questi vizi. [8]Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, passione, malizia, maldicenze e parole oscene dalla vostra bocca. [9]Non mentitevi gli uni gli altri. Vi siete infatti spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni [10]e avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo Creatore.
[11]Qui non c'è più Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro o Scita, schiavo o libero, ma Cristo è tutto in tutti.

Lotta contro i falsi dottori

[10]Vi sono infatti, soprattutto fra quelli che provengono dalla circoncisione, molti spiriti insubordinati, chiacchieroni e ingannatori della gente. [11]A questi tali bisogna chiudere la bocca, perché mettono in scompiglio intere famiglie, insegnando per amore di un guadagno disonesto cose che non si devono insegnare. [12]Uno dei loro, proprio un loro profeta, gia aveva detto: «I Cretesi son sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri». [13]Questa testimonianza è vera. Perciò correggili con fermezza, perché rimangano nella sana dottrina [14]e non diano più retta a favole giudaiche e a precetti di uomini che rifiutano la verità.

[15]Tutto è puro per i puri; ma per i contaminati e gli infedeli nulla è puro; sono contaminate la loro mente e la loro coscienza. [16]Dichiarano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, abominevoli come sono, ribelli e incapaci di qualsiasi opera buona.





La lettera a Tito, insieme alle due lettere a Timoteo, appartiene alle cosiddette “lettere pastorali”. Paolo costituisce i suoi collaboratori Tito e Timoteo come responsabili di due chiese, Creta ed Efeso, che egli considera fondamentali. Tito, di origine pagana, fu convertito e molto probabilmente battezzato dallo stesso Paolo che nella lettera ai Corinti lo chiama “mio compagno e collaboratore” e manifesta più volte affetto nei suoi confronti. Tito sarà anche il tramite attraverso cui Paolo riallaccerà i contatti con la Comunità di Corinto dopo la famosa lettera delle lacrime e a cui dà il compito di portare a termine la colletta per i cristiani di Gerusalemme.

Tito e Timoteo sono come noi: cioè cristiani di origine gentile, cioè pagana; rappresentano la nuova comunità cristiana che si allarga sempre più e di cui sono testimoni anche i Vangeli. Paolo, lasciando a Creta Tito gli aveva affidato il compito di completare ciò che egli non aveva potuto portare a termine: cioè l’istruzione religiosa di quei cristiani e l’indispensabile struttura di quella comunità, proponendo loro dei presbiteri.

Nei versetti dal 5 al 9 vengono quindi descritte le qualità morali dei capi delle comunità: quattro sono i capisaldi: irreprensibilità nella condotta, esemplarità di vita (anche della famiglia), mitezza e benevolenza verso tutti, preparazione dottrinale per insegnare e confutare.
Vengono presentate sia in negativo (difetti), sia in positivo (virtù).
Qui vengono usati i termini presbitero ed episcopo in maniera simile anche se il primo è al plurale ed il secondo al singolare quasi che dai presbiteri potesse emergere l’episcopo con funzione di sorvegliante della comunità e qualificandolo come amministratore di Dio è rappresentato nei suoi rapporti verso Dio e verso la comunità; è l’uomo di fiducia del Padre, quindi il suo servizio deve essere fedele. Da notare però che il termine non ha il significato del nostro vescovo.

Nei versetti che seguono si parla di predicatori di errori, alla caccia più di denaro che di anime da salvare e portare alla verità. Questi maestri di errore provengono dal mondo giudaico, infatti a Creta erano presenti molti ebrei provenienti dalla diaspora la cui dottrina era un misto di favole astruse e di osservanze meschine relative alla purità di cibi e bevande.
Alla purità esteriore predicata dai falsi profeti Paolo contrappone il principio di libertà evangelica: il male non sta nelle cose che Dio ha creato pure e sante, ma nella volontà dell’uomo che può usarle male. I falsi dottori, che credono in un modo e fanno in un altro sono inadatte a compiere il bene perché ad esso occorre aderire con la totalità della persona.

Questa crisi della chiesa di Creta come quella di altre chiese sono segni che rivelano come siamo sempre in presenza di Chiese formate da uomini concreti. Anche le crisi che si sono succedute nei secoli successivi all’interno della Chiesa sono l’esperienza delle difficoltà vissute dalla componente umana di fronte alla proposta di fede, soprattutto quando essa si trova confrontata con interrogativi che sconcertano. Le crisi fanno parte quindi della normalità del credere.

Chiediamoci se le nostre crisi sono stimolo ad approfondire il Vangelo e la libertà che da esso scaturisce o piuttosto la scusa per arroccarci in posizioni di comodo?


Gabriella Francescutti



    


Dalla Catechesi

Domenica 2 aprile durante la S. Messa delle ore 10.00 si e svolta la semplice e significativa cerimonia della consegna della "bianca tunica" a tutti i ragazzi che quest’anno si accosteranno alla loro Prima Comunione.



La candida tunica è richiamo al proprio Battesimo e viene citata in tanti passi dei Vangeli e soprattutto nell'Apocalisse di S. Giovanni. A tutti i ragazzi della catechesi insieme alla tunica è stato consegnato un piccolo opuscolo che ne illustra il significato. Quest'anno le tuniche del deposito della catechesi sono state sufficienti per tutti i bambini che faranno la Prima Comunione. Le famiglie contribuiscono con una offerta destinata a coprire le spese per l'eventuale lavaggio di alcune tuniche, dopo la loro restituzione, e costituirà un fondo cassa per le spese vive della catechesi per tutto l’anno - attrezzature varie, cancelleria, cartelloni, pennarelli, matite, ecc.. Le quote, invece, che liberamente accompagnano le regolari iscrizioni all'inizio di ogni anno, servono per l'acquisto dei testi di catechismo e dei supplementi vari, l'iscrizione al Circolo ANSPI che comprende l'assicurazione, il riscaldamento invernale, come viene specificato in ogni modulo di iscrizione.

Quest'anno, come l'anno scorso, si è programmato in un giorno feriale la S. Messa di Prima Comunione, suddividendo i ragazzi in due gruppi: tutto ciò per rendere più sentita, più intima, più raccolta l'atmosfera durante la cerimonia. La tradizionale "Festa per la Prima Comunione” con parenti e amici verrà riservata alla domenica successiva.

Ci si augura tutti, sacerdoti, catechisti e famiglie, che il significato di queste decisioni, siano comprese, considerando il Sacramento dell'Eucaristia per quello che è e non per un'occasione per "fare solo una festa". Per la segreteria della catechesi,

Enzo Bianchi

n. b.
Le Prime Comunioni 2006 saranno celebrate

venerdì 5 maggio
alle ore 19.00 i gruppi “giallo grano e rosso Gonin” faranno festa con la comunità domenica 7 maggio alla Messa delle ore in 10.00 e venerdì 12 maggio alle ore 19.00 i gruppi “arancio calendula, rosa ciclamino e blu genziane” faranno festa con la comunità domenica 14 maggio alla Messa delle ore 10.00


Estate in Oratorio


Anche quest’anno l’oratorio propone un importante servizio per le famiglie durante l’estate: l’oratorio Estivo. Dal 12 giugno al 16 luglio e dal 4 al 10 settembre vivremo in oratorio un’avventura con gli amici del divertente cartone animato “Shrek”. La giornata, dalle 8.00 alle 17.15, sarà scandita da momenti di animazione, gioco, gite. Per informazioni rivolgersi a don Samuele.




FAMIGLIA FONDATA sul MATRIMONIO

Fedora e Pino, “giovani” sposi del gruppo “coppie in cammino”, desiderano condividere questa loro riflessione con i lettori di “Camminare Insieme”. Festeggiano il 25° anniversario del loro matrimonio il 26 giugno 2006. Auguri!

La grande minaccia di ogni relazione è lo smettere di meravigliarsi per la presenza dell’altro, per la sua compagnia, per la sua diversità. Il vero guaio è lo smarrimento dello stupore di essere insieme, di cominciare e concludere insieme la giornata.
Quello stupore che ci aveva reso così felici nel momento dell’innamoramento.

Ma come facciamo a stupirci per qualcosa che si ripete tutto uguale, tutti i giorni?
In realtà, ciò che tende a rendere tutto uguale è il mantenere lo sguardo fisso al proprio io.

Noi siamo più o meno uguali, se non ci lasciamo cambiare dall’incontro con gli altri.
Se teniamo fisso lo sguardo ai nostri gesti, alle nostre sensazioni, tutto si chiude e diventa ripetitivo.

Ma se ritrovando lo sguardo ingenuo degli inizi, riusciamo a rivedere l’altro, ad accorgerci di lui, tutto cambia e si rimette in movimento.
Perché l’altro è diverso, non è l’immagine raddoppiata dell’io.
L’altro rompe la nostra solitudine, la nostra monotonia: ci regala un incontro sempre imprevedibile, ricco di sorprese.
Quando non guardiamo più la sorprendente, imprevedibile ricchezza della diversità degli altri, le relazioni si ammalano.

Fedora e Pino Savino


Caro Murialdo,

rieccoci a maggio, mese ricco di date e di feste importanti. Mese dedicato soprattutto a Maria, la Madre di Gesù, la Madre celeste che tu amavi quanto amavi la tua mamma Teresa.

Il 1° del mese ci ricorda San Giuseppe lavoratore e San Giuseppe è colui che tu hai scelto come padre e Patrono per la tua grande famiglia Giuseppina. Eri devotissimo a San Giuseppe! Se Maria riunisce in un unico abbraccio tutte le mamme del mondo che festeggiamo il 14 di maggio, San Giuseppe raduna in sé tutti i papà che lavorano, faticano e proteggono le loro famiglie con quell’amore e quella dedizione che Giuseppe sentiva per la sua sposa e per Gesù. È bello unire a queste significative feste anche quelle dedicate a te.

Il 3 di maggio 1970 sei stato proclamato Santo da Papa Paolo VI e ogni anno lo ricordiamo con gioia e con tanta gratitudine al Signore che ha guidato la tua vita accompagnandoti alla santità. I Santi, ben lo sappiamo, ci indicano con il loro esempio il cammino che conduce a Dio Padre. Anche la tua vita è stata tutta, proprio tutta, un susseguirsi di esempi, di amore, di misericordia, di pazienza, comprensione, collaborazione. Ogni tua giornata, anche tra sacrifici e tribolazioni, era un sì a Dio. Ogni tua azione, una risposta al suo amore. Hai amato tutti senza risparmiarti, senza chiedere nulla in cambio.

Dicevi:

“diamo a Dio tutto il cuore, ma tutto, non riserviamoci nulla per le sciocchezze di questo mondo, per gli onori e i piaceri: riserviamoci a quei piaceri che dà l’amor di Dio quando è fervente e generoso”. “Avere lo Spirito di Gesù vuol dire pensare, sentire, giudicare come Lui: dal sentire viene il parlare e l’agire”. “Adesione pratica, continua, costante a Gesù Cristo, con la mente, con il cuore, con le opere, con l’unione fraterna”. “Animiamoci tutti, animiamoci a fare molto, e soprattutto a far tutto bene”. “Decidiamoci tutti a farci santi, non si tratta di fare miracoli, ma di fare tutto bene e di farlo per Dio”.

Queste sono parole tue e racchiudono il tuo modo di essere e il grande desiderio perché ciascuno dei tuoi collaboratori, compresi noi tutti che ti siamo devoti, seguiamo il tuo esempio.
Non possediamo, caro Murialdo, la tua santità, la tua grandezza, ma in ogni piccola goccia di bene che riusciamo a fare, con sforzo e con sacrificio, c’è la riconoscenza per tutto il bene che hai compiuto e la volontà di continuare il tuo progetto d’amore. Tu aiuta i nostri sforzi e le nostre debolezze e intercedi per noi!

Ed eccoci al 18 maggio, tua festa liturgica. Cosa posso aggiungere? È come festeggiare un amico, un fratello, un padre. Questo sei per noi. È una festa di famiglia, una festa in famiglia. Un giorno per ricordarti e dirti che ti vogliamo bene, proprio come se tu fossi qui tra noi. Ma tu sei qui con noi! Grazie, caro Murialdo!

Fulvia Briasco




Sabato 20 maggio
“Giornata parrocchiale del Malato”

Maria, Madre consolatrice degli afflitti, intercedi per noi".

Gesù è andato incontro alla morte con consapevolezza e libertà. Gesù non vuole il dolore; come ogni uomo Egli vuole la vita, la gioia, ma dal momento che ha voluto, nel disegno di amore col Padre, farsi "carne" e condividere la nostra umanità di debolezza, fragilità, limitatezza... incontra il male, la sofferenza, la morte sul cammino che egli percorre assieme agli uomini.

Gesù che è Dio non vuole il male (il Dio della Bibbia è: …“il Dio dei vivi e non dei morti...", Lc 20,38), lo vuole nella sua potenza eliminare ma il suo modo di farlo, rispettoso anche della libertà dell'uomo, è sorprendente: non lo ignora o aggira ma lo accoglie in sé, lo vive sulla sua pelle e lo fa strumento di servizio e dono di sé fino in fondo, per redimere e cancellare i nostri peccati, per darci tutta la sua amicizia, il suo Amore di Amico, Fratello e Padre.

Gesù Cristo ci salva dal male, conseguenza del peccato, e ci rende in sé "Figlio Prediletto" tutti figli dell'unico Dio Padre. E noi, con San Paolo, nella misura che vogliamo essere suoi discepoli, possiamo "...compiere in noi ciò che manca alla Passione di Cristo, a favore del suo corpo, che è la Chiesa..." (Col. 1,24) cioè la nostra condivisione al servizio, al dono della nostra vita anche nella nostra sofferenza e nella nostra morte, nell'amor a questo nostro "Signore" Crocefisso e risorto e a tutti i fratelli: solo così la sofferenza, la malattia, la morte acquistano un vero senso per noi cristiani.

Giovanna Oriani




Jesus Christ Superstar


Vi aspettiamo in TANTI!


Quaresima di Fraternità 2006

La Quaresima è un momento nel quale la comunità cristiana è invitata alla preghiera, al digiuno e a farsi prossimo attraverso la conversione. Oltre i consueti incontri di preghiera, la Parrocchia ci ha proposto tre serate con don Enrico Parolai dedicati alla riflessione sulla misericordia di Dio con il libro di Giona e venerdì 7 aprile l’emozionante rappresentazione sacra della Passione di Cristo nella nostra Chiesa.

Anche il decanato, oltre la tradizionale Via Crucis per le vie del quartiere, venerdì 24 marzo ha organizzato la Veglia dei Martiri presso la parrocchia S. Curato D’Ars animata dalla toccante testimonianza di un laico che ha vissuto con la famiglia diversi anni in Burundi.

Il Gruppo Missionario ci ha invitati ad aiutare concretamente la realizzazione di un pozzo artesiano per la Casa da Juventude della missione Giuseppina di Caxias do Sul in Brasile. L’iniziativa è stata proposta a tutti i bambini della catechesi, ai gruppi giovanili dell’oratorio e a tutta la comunità, attraverso la proiezione di un filmato sulla realtà brasiliana, realizzato da Roberto, Fulvia e Daniela hanno preparato un cartellone che è stato esposto all’entrata centrale della chiesa e, sempre in chiesa, è stata messa una cassetta per le offerte. Durante la Messa delle 10.00 della domenica delle Palme, i ragazzi della catechesi hanno portato all’altare la cassettina con i risparmi e anche gli adulti sono stati generosi, in tutto sono arrivate € 4.250,00 che invieremo al più presto alla Comunità Giuseppina di Caxias do Sul.

Un plauso ai ragazzi di prima superiore che domenica 2 aprile, con i loro animatori, Erica, Mariangela e Elena, hanno organizzato una raccolta di fondi per la costruzione del pozzo, offrendo un aperitivo all’uscita delle Sante Messe delle ore 10.00 e 11.15. È stato un gesto gioioso e apprezzato da tutti.




Una menzione speciale va ai Gruppi Ex Oratoriani e Mamme Apostoliche sempre generosi e costanti nel loro sostegno alle iniziative missionarie. Grazie di cuore a tutti da parte degli amici brasiliani.


Concetta Ruta
conci.ruta@tiscali.it



Fotografie

Domenica delle Palme: Processione


Domenica delle Palme: arrivo in Chiesa della processione partita dalle suore di via Cascina Corba


Comunità rossa e blu

9 aprile: Domenica delle Palme, domenica speciale.

La processione partita dalla casa delle suore di via Cascina Corba alla Parrocchia è stata preceduta dal Crocefisso, portato dai giovani del gruppo scout, seguito dai chierichetti che portavano, fieri, le palme loro affidate. E poi ancora i piccoli dello spazio bimbi, i coloratissimi ragazzi dell’anno della Comunità e via via tutti gli altri. La celebrazione Eucaristica è stata animata e vivacizzata dai ragazzi dell’Anno della Comunità che, vestiti con tuniche rosse e blu, hanno mimato e ballato alcuni canti gospel all’inizio, all’offertorio e alla fine della Messa.


Il senso di unione che i ragazzi hanno voluto trasmettere è stato percepito anche dal resto dell’assemblea che ha gradito l’iniziativa.

Abbiamo lavorato durante l’anno per capire che siamo una comunità, che dobbiamo viverla e che il nostro “fare comunione” deve essere inteso anche dagli altri, vissuto per e con il resto della comunità.


Daniela Zucca



Festa del Perdono

Domenica delle Palme 9 aprile, i bambini di terza elementare hanno incontrato Gesù nella “grande festa del perdono”, ossia hanno fatto la loro Prima Confessione.

Dopo la Messa delle ore 10.00, nel corso della quale i bambini davanti all’altare facevano ondeggiare il loro ramoscello d’ulivo come per salutare Gesù che si “preparava” ad aprire le sue braccia per perdonarli, ci siamo trovati tutti insieme in oratorio per un allegro e affollato pranzo comunitario che ci ha riuniti in una grande famiglia, pronta a sostenere i bambini al grande “incontrocon Gesù.

Ore 15.00: erano emozionati tutti, grandi e piccoli.



“Apri le tue braccia, corri incontro al Padre,
oggi la sua casa sarà in festa per te”.

All’entrata in chiesa, i bambini hanno posto una piccola croce ai piedi dell’altare per chiedere perdono dei loro peccati. Dopo la confessione hanno portato un lumino, simbolo di luce e di verità.

I bambini e i genitori sono stati molto bravi, si sono impegnati seriamente e hanno capito che attraverso la riconciliazione ci dobbiamo perdonare gli uni gli altri come Lui ci ha insegnato.

Un grazie a don Samuele per la grande organizzazione, a don Guglielmo, ai sacerdoti, agli aiuto catechisti, ma soprattutto ai bambini che ci auguriamo restino per sempre amici di Gesù.

Lilly Mastretta


Via Crucis in via Gonin: piccoli attori

Era mercoledì santo: ormai vicini alla Pasqua. Eravamo in tanti in Via Gonin 69: piccoli e grandi. Davanti alla portineria, c'era un telo blu che scendeva da un balcone e un gruppo di bambini, vestiti come gli ebrei al tempo di Gesù, si muoveva dietro la coordinazione di Simona e Daniela, le catechiste dell'anno della Comunità. Tutto è pronto per la sacra rappresentazione di alcune stazioni della Via Crucis. I bambini sfilano davanti al telo blu.

1° scena , 1° stazione, Gesù nell'orto del Getsemani. Ad un tratto l'ilarità che regnava fra tutti i bambini si trasforma in seria interpretazione, la recita in vera preghiera. La gente che assiste aumenta di numero e da semplici spettatori diventano protagonisti anche loro insieme ai bambini, coinvolti nei canti e nelle preghiere. Le stazioni si susseguono, sono sei in tutto: dalla condanna a morte di Gesù al percorso verso il Calvario, dove Simone di Cirene lo aiuta a portare la croce; dalla Sua crocifissione in mezzo ai due ladroni alla Sua morte sulla croce.

Qui, poi, proprio nell'ultima stazione, i bambini danno il meglio: la loro interpretazione raggiunge il massimo del raccoglimento con una grande concentrazione e partecipazione, tanto da meravigliare tutti i presenti. La loro serietà ha coinvolto tutti: in ginocchio in un gran silenzio tutti meditano cantando e pregando. La morte di Gesù è la testimonianza del Suo Amore per noi e non è un errore scrivere Amore con la A maiuscola, bensì un invito alla riflessione su quanto grande fu questo Amore. Ma la cosa più grande è che non finisce qui: come ha detto anche don Guglielmo, guai a fermarci davanti alla Sua morte, dobbiamo andare avanti verso la Sua Resurrezione, Lui ha vinto la morte e noi dobbiamo vincere il peccato.

I bambini ci hanno dato una testimonianza di come con la loro semplicità sono riusciti a coinvolgere papa e mamme, e tante altre persone che hanno dedicato un grande applauso ai piccoli attori. Così si è conclusa la rappresentazione sacra della Passione di Gesù in Via Gonin.

Carmela Virardi e Marta


Un'attesa e simpatica iniziativa: Spazio Bimbi

Da gennaio, noi ragazze del gruppo adolescenti con l'aiuto di Annamaria abbiamo allestito nell'accogliente cappellina di fianco all'altare un meraviglioso spazio bimbi, con lo scopo di creare un momento di gioco e preghiera durante la Messa delle 10.00 per i più piccoli e per permettere ai loro genitori di seguire la Messa senza essere distratti.

Dopo quattro mesi possiamo dire che, grazie all'aiuto e alla partecipazione attiva dei nostri piccoli amici, abbiamo vissuto una bellissima esperienza di servizio e disponibilità, e desideriamo che il progetto continui e migliori nei prossimi anni e che i bambini crescano con Gesù nel cuore, sentendosi accolti nella nostra comunità.

Adele Casadei, Linda Luppi e Federica Siani


Eccoci qua!

Come in primavera sbocciano nuovi fiori così da una costola del gruppo Teatro Murialdo, in primavera, siamo nati noi: il Gruppo Teatro Giovani! (applauso). Un esilarante gruppo di 15 - 16enni, intraprendenti e con tanta voglia di mettersi in gioco, che affronta nel teatro, come nella vita, situazioni comiche e drammatiche. Con il notevole aiuto del Gruppo TeatroSenior” e naturalmente con la partecipazione dei nostri meravigliosi ragazzi abbiamo iniziato le prime prove che ci porteranno a rappresentare la brillante e spumeggiante commedia di Savajon “13 a tavola“.

Con l’esperienza e soprattutto con l’audacia di Giulia e Marco, i 2 responsabili del gruppo, si sta (e si vuole!) intraprendere un cammino di comunione attraverso il teatro per vivere insieme l’Oratorio.

Giulia Marotta e Marco Longobardi


La Passione di Cristo


La Compagnia Alchè ha rappresentato "La Passione di Cristo"

Venerdì 7 Aprile nella nostra Chiesa parrocchiale abbiamo assistito alla Sacra Rappresentazione musicale Passione di Cristo di Andrea Bisceglie.

Dall’ultima cena con la lavanda dei piedi, alla preghiera nell’orto del Getsemani, al Golgota, la morte, il pianto di Maria. E poi la Risurrezione ancora nel Cenacolo.

Lo spettacolo si sviluppa in nove quadri che seguono gli episodi essenziali del racconto della Passione di Cristo fatto dai Vangeli.

Immagini di affreschi di Giotto sono state proiettate nel telone per ciascuno dei nove quadri come sfondo alla scena nella quale gli attori si avvicendavano, rappresentando gli eventi e le emozioni con i testi e le musiche originali di Andrea Bisceglie.

Le musiche sono state una piacevole sorpresa: belle, vivaci, espressive, ritmiche, con melodie intuitive, piacevoli e non banalmente ripetitive e con un uso degli strumenti a fiato particolarmente gradevole. Anche le voci degli interpreti sono state all’altezza con una menzione a parte per gli interpreti di Gesù e di Maria.

Più che di recitazione si deve parlare di “segni” e di “gesti” con la funzione di evocare le parole dei Vangeli cui si riferiscono, con l’unica eccezione della crocifissione, veramente di forte impatto emotivo nella sua rappresentazione con Gesù crocifisso nudo, sofferente e ansimante, mentre pronuncia le ultime parole prima della morte: è stato faticoso assistere a questa agonia e alcune teste si sono girate o abbassate...

E ancora: molte scene ricalcavano le rappresentazioni di celebri dipinti, affreschi e sculture: un esempio per tutti è la scena della deposizione con Gesù avvolto nel lenzuolo utilizzato per calarlo dalla croce, con Maria e i discepoli intorno.

Il plus di questo spettacolo è tutto ciò che manca: non c’è una scenografia se non il telone utilizzato anche come ombre cinesi. L’azione poteva sdoppiarsi e svolgersi su più piani logici e luoghi fisici; non c’era unitarietà fra i quadri, consentendo di concentrare tutta l’azione sulla parte essenziale; non c’era musica dal vivo, ma basi musicali eseguite in modo tecnicamente inappuntabile; unica concessione: i costumi utili a identificare il personaggio rappresentato.

Alla fine numerosi e lunghi applausi hanno manifestato l’apprezzamento e scaricato la tensione emotiva che ha coinvolto gli spettatori.

Un grazie a don Guglielmo per l’opportunità che ha dato a tutti noi di assistere ad uno spettacolo ricco di tanta riflessione e agli attori che hanno saputo “rendere presente” gli eventi del Triduo pasquale che stavamo per celebrare.

Giuseppe Giandomenico


Aggiornamenti ... dal Comune

Nell’ incontro del 10 febbraio con il vice sindaco, ci eravamo resi disponibili a fare da collegamento tra la pubblica Amministrazione comunale e i cittadini per le varie problematiche provenienti dalla cittadinanza, soprattutto quelle più in dettaglio che non avevano potuto trovare spazio nell’incontro. A questo fine, ci siamo trovati il 1° marzo, raccogliendo segnalazioni relative a via Lorenteggio 183, via Inganni 67 e via Remo La Valle, che abbiamo inoltrato al Comune.

A stretto giro di posta ci è giunto il riscontro del Senatore Riccardo De Corato, dal quale abbiamo appreso che sono stati coinvolti gli uffici competenti.

Attendiamo dai singoli interessati notizie sulla concreta realizzazione degli interventi.

Gianni Ragazzi


Poesia






I coniugi Gaetano e Alessandra Campa hanno festeggiato il 60° anniversario di matrimonio... uno dei loro figli scrive…



“Un Segno di Amore”

Molte volte ti ritrovi a leggere sui libri quelle favole
che vorresti vivere ma che pochi hanno la fortuna di raccontare!

Questa è la storia di due ragazzi provenienti
da piccoli paesi del sud Italia che a poco più di vent'anni
si conoscono, si sposano e vivono a Milano.

Sono anni difficili ma che servono a temprare una grande solidità!
Sono gli anni della guerra vissuti con gli occhi
della speranza di un domani da costruire insieme....
Sono anni dove la complicità vince sull'invidia, la miseria, la sfortuna. Sono anni dove tutto ciò che provi a costruire di colpo viene demolito.

Sono anni in cui però c'è DIO!

Bastano tre figli per superare il dolore della morte di una neonata;
basta amare solo la propria famiglia
per capire anche la morte dei genitori.
Bastano uno sguardo, un cenno d'intesa, una risata, un sogno per guardare avanti e affrontare la vita.
Una vita, che senza problemi non potrebbe certo
farti affrontare con saggezza la quotidianità...

L'amore per la vita è l'amore verso i figli
che crescono e conquistano un posto nella Società.
Questa è la favola che viviamo con i nostri genitori
uniti in matrimonio da oltre 60 anni.

Chissà se sognavano questo mondo…
noi abbiamo avuto la fortuna di trovare loro!

Grazie DIO!

Stefano Campa


Fotografie

Don Gabriele Prandi a Milano


Don Gabriele Prandi di passaggio a Milano con le amiche ex oratoriane: Marisa, Adele e Argene


Volontariato: Un servizio tra i poveri

Vi sarà capitato di veder circolare per le vie del quartiere un furgoncino rosso che porta scritto sulle fiancate “Volontariato per i fratelli della strada”: è quello del Gruppo Divina Misericordia fondato dalla nostra parrocchiana Mimma Tropeano all’inizio degli anni ’90, che ogni sera, grazie alla disponibilità di alcuni volontari, fa il giro di 7 panetterie della zona per ritirare il pane avanzato da distribuire ai poveri e alle persone senza fissa dimora.
Ma non è tutto!

Ogni martedì e mercoledì un gruppo di volontari, più o meno giovani, si ritrova nella sede di via Val Bavona 3 e, armati di tanta buona volontà e frizzante allegria, prepara pasti caldi, panini, sacchetti contenenti viveri di ogni genere che tutti i mercoledì sera vengono distribuiti ai poveri davanti alla Stazione Centrale.
Qui chi è nel bisogno, oltre a consumare un pasto caldo, può ricevere medicinali e essere visitato da medici che a turno prestano il loro servizio in modo gratuito.

Inoltre durante i mesi invernali vengono distribuiti sacchi a pelo, coperte e indumenti soprattutto a chi, non avendo una casa, è costretto a trascorrere le notti all’aperto, su una panchina, sul marciapiedi o sotto un ponte.

Ci si trova spesso di fronte a persone sole, tristi, duramente provate dalle sofferenze della vita. Molti di loro, sono extracomunitari senza permesso di soggiorno e, ovviamente, senza lavoro che permetta loro una vita almeno dignitosa.
Chiedono cibo, coperte per ripararsi dal freddo, ma più di ogni altra cosa cercano calore umano, dialogo, qualcuno con cui poter parlare e che li consideri “persone”.

Si parte sempre con l’idea di esser noi a dar loro qualcosa, e sicuramente il servizio reso dai volontari è notevole, ma poi ci si accorge di aver ricevuto molto di più di quanto si è dato.

Unico problema è che attualmente si lavora in una sede molto piccola - quella di via Val Bavona 3 - insufficiente alle reali necessità. Poter disporre di una sede con locali più ampi renderebbe ancora più proficuo questo servizio reso ai fratelli più poveri.

Speriamo nella Provvidenza...

Anna Corlianò


POSTA - Festa della Divina Misericordia
23 aprile 2006: Domenica in Albis

Festa della Divina Misericordia

Carissimo don Guglielmo, carissimi sacerdoti e parrocchiani tutti del Murialdo, Pace a voi! È questo il saluto di Gesù ai suoi discepoli chiusi nelle loro paure e incredulità. È la presenza stessa del Risorto in mezzo a noi: la nostra Pace, questo ci dice ancora oggi Gesù, lo dice a ciascuno di noi. Grazie della vostra preghiera, dell’articolo sulla mia vestizione, dell’affetto. Io sto bene, il cammino prosegue… veramente seguire il Signore è l’unica vera gioia della vita.

Vi ricordo nella preghiera, soprattutto le persone ammalate, i giovani, le famiglie, i sacerdoti e tutte le necessità della vostra comunità.

Con affetto nel Signore Crocifisso e Risorto.

Suor Elena Fiori



Linea blu della Metropolitana, ed altro

Tra breve andremo in metropolitana dal Lorenteggio sino al Policlinico di Via Francesco Sforza e, in un futuro non molto lontano, all’aeroporto di Linate.

Lo scorso mese il Governo, tramite il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), ha dato il via libera al progetto, e al relativo stanziamento di 240 milioni di euro, della linea 4 della metropolitana milanese, Linea Blu. I lavori della prima tratta lunga 6 chilometri e mezzo, inizieranno entro la fine del prossimo anno.

Il tracciato complessivo, che si snoderà su una distanza totale di una quindicina di chilometri con tredici stazioni sino all’aeroporto, ricalca praticamente quello che avevamo anticipato su queste pagine nel numero d’ottobre del 2004: via Lorenteggio e via Foppa sino a San Vittore, ex cerchia dei navigli in via De Amicis, via Molino delle Armi, via Santa Sofia e via Mascagni, Corso Monforte, poi ancora lungo Corso Plebisciti, Viale Argonne e, dopo il superamento del terrapieno e lo scalo ferroviario (con una deviazione di un ramo verso le Ferrovie dello Stato di Rogoredo), destinazione finale in Viale Forlanini, all’Aeroporto di Linate.

Il dubbio sulla necessità di creare un punto d’interscambio con la linea ferroviaria Milano-Mortara, è stato risolto nel senso che il percorso, dopo una fermata sulla via Lorenteggio in corrispondenza di Largo Gelsomini, piegherà verso Piazza Tirana, con fermate in via Segneri (ufficio postale) e Stazione di San Cristoforo.

L’opera è essenziale per tutta Milano, che non solo vedrà coperta una fascia della città, l’asse sud/ovest sud/est, sinora non servita da linee sotterranee, ma otterrà anche il collegamento con importanti servizi, quali un polo ospedaliero, il tribunale e l’aeroporto. Per i nostri quartieri, sarà una rivoluzione nei collegamenti, un ulteriore incremento del processo di modernizzazione.

Completiamo le news, relative alle nuove opere che vedranno la luce nella nostra zona, con la notizia di un programma d’intervento sulle aree a verde Calchi Taeggi, Parco delle Cave e Parco dei Fontanili, dal territorio della nostra Parrocchia sino all’estrema parte nord ovest di Milano. Si tratta di una vasta opera di riqualificazione, anche col restauro delle cascine ancora esistenti; saranno salvate dal degrado per essere consegnate all’utilizzo comune, la Cascina Sella Nuova e la Cascina Linterno di Via Fratelli Zoia, recentemente acquisita dal Comune di Milano e celebre per essere stata la residenza di Francesco Petrarca nel suo soggiorno milanese, dal 1353 al 1361.

Il progetto consentirà il collegamento strutturale tra quattro parchi, quello dell’Olona, dei Fontanili, Blu e Calchi-Taeggi, un territorio di ben 454 mila metri quadrati. Come abbiamo anticipato a suo tempo, nell’area di Via Bisceglie vedranno la luce, insediamenti di edilizia libera e convenzionata, asili nido e scuola materna, un centro per disabili della Fondazione don Gnocchi e una sede per la comunità di don Gino Rigoldi, attualmente in Via Gonin 8

Gianni Ragazzi
gianni.ragazzi@iol.it







Carissimi amici,
vi presentiamo il resoconto di quanto abbiamo donato quest’anno a favore delle missioni: adozione William un bambino della Guinea Bissau € 160,00; progetto “Estate Ragazzi ‘06” Guinea Bissau € 1.000,00; progetto disabili - Tena Ecuador € 300,00; Quaresima di Fraternità 2006 - Brasile € 200,00; contributo per cure alla piccola Irmilcy € 100,00; per un totale di Euro 1.760.00.

Grazie di cuore a voi amici ex oratoriani per il vostro generoso sostegno che ci ha permesso di soddisfare tutte le richieste che ci sono pervenute. Le nostre attenzioni sono rivolte in particolare verso i bambini che sono il futuro di questi paesi poveri.

Questo è il periodo nel quale si devono presentare le dichiarazioni dei redditi e come sapete quest’anno si può devolvere il 5 x mille del gettito fiscale a favore di diversi enti. Sarebbe cosa buona ricordarsi delle missioni e in particolare la missione della Guinea, il cui codice di appartenenza è 80354630586.

Come abbiamo già scritto, il primo incontro del Gruppo ex oratoriani si farà nella patria di don Camillo e Peppone a Brescello sabato 10 giugno 2006, con visita al Museo, parrocchia e zone interessate a questa vicenda.

Programma:
ore 8.00 partenza
ore 10.00 arrivo a Brescello
ore 10.30 visita al Museo e zone
circostanti - con guida
ore 12.30: pranzo in loco,
il pomeriggio visita al Porto del Po e faremo un giro nel Parco.
Il rientro è previsto intorno alle ore 19.30 - 20.00.
Costo - tutto compreso - € 37.00.
Per iscriversi telefonare a
Remo Chiavon 02 – 4524314,
oppure al Bar dell’oratorio.
Vi aspettiamo in tanti!
Saluti cari a tutti,

Raimondo Chiavon (Remo)
Presidente gruppo Ex Oratoriani


Gli amici della filo-sophia

Vorrei introdurre il tema agostiniano della carità, riportando quanto scrive egli stesso, proprio nel periodo pasquale, che anche noi stiamo vivendo (scrivo, infatti, nel giorno che precede il Triduo pasquale), nel prologo al suo commento alla prima lettera di San Giovanni: “…in questa Epistola, così gustata da coloro che hanno conservato sano il palato del cuore per sentire il sapore del pane di Dio e che è assai nota nella Chiesa, si tesse, più che in altri scritti, l’elogio della carità della quale Giovanni ha detto molte cose, anzi pressoché tutto. Chi ha conservato in sé la capacità di udire, non può che gioire di quanto ode. Questa lettura sarà allora per lui come l’olio sulla fiamma. Se c’è in lui qualcosa da nutrire, essa lo nutre, lo fa crescere, lo fa durare. Per altri la lettura sarà come una fiamma accostata all’esca; avverrà che chi era senza fiamma di carità potrà prendere fiamma per effetto della nostra predicazione …dove è carità, c’è pace, e dove c’è umiltà, c’è carità”.

La carità per Agostino è il centro, il fulcro, della vita spirituale ed egli si accosta a questo tema seguendo due grandi maestri della carità: San Giovanni e San Paolo (1 Cor 13, 1-7). Come loro anch’egli parla continuamente della carità e la sua riflessione sull’amore di Dio, - ci viene in aiuto il titolo della prima enciclica di Papa Benedetto XVI Deus caritas est ossia Dio è Amore - lo conduce a formulare tre tesi illuminanti e illuminate che ricordo qui di seguito, brevemente.

  • L’amore, dice sant’Agostino, è come il peso dei corpi. Così come i corpi spinti dal “peso”, noi oggi diremmo dalla forza di gravità, non trovano quiete se non trovano il proprio posto, allo stesso modo l’uomo, condotto dall’amore, non trova pace se non trova il proprio posto nel mondo, quello per cui è stato creato.
  • La virtù è amore ed è amore ordinato; è il sommo amore di Dio. Le quattro virtù teologali sono, infatti, definite come segue: la temperanza è l’amore che si offre integro all’amato; la fortezza è l’amore che tutto sopporta con facilità appunto perché ama; la giustizia è l’amore che serve solo l’amato…; la prudenza è l’amore che sa distinguere ciò che giova da ciò che nuoce>.
  • Ognuno è tale qual è il suo amore. Ossia colui che ama è simile a ciò che ama. Perciò non ci si comporta bene o male a seconda di ciò che si conosce, ma in base a ciò che si ama. Questa assimilazione è così profonda, così radicale, da farci abitare col nostro cuore nella cosa che amiamo.

Come ci dice San Paolo nella lettera ai Filippesi "non pochi si comportano come nemici della croce di Cristo. …Per questa gente, il ventre è il loro dio, … Essi si vantano di cose vergognose e pensano soltanto alle soddisfazioni di questo mondo. Noi invece, cittadini del cielo, è di là che aspettiamo il nostro Salvatore, Gesù Cristo, il Signore".

Valentina Caleca




A p p u n t a m e n t i   d e l   M e s e
 

Lunedì 1° maggio - inizia il mese di Maria tutte le sere alle ore 21.00 Santo Rosario in Chiesa e nei caseggiati

Venerdì 12 maggio

ore 19.00 - Prime Comunioni  con i familiari e cena in oratorio

Domenica 14 maggio

ore 10.00 - Prime Comunioni con la Comunità

Martedì 16 maggio

ore 18.00 - Incontro oratorio - Pizzata scout  

ore 21.00 - processione mariana

Giovedì 18 maggio: Festa liturgica di San Leonardo Murialdo

ore 18.00 - Concelebrazione, assemblea con gli operatori pastorali - segue buffet

Sabato 20 maggio

ore 15.30 - Santa Messa con gli anziani e ammalati - segue rinfresco

ore 21.00 - In Chiesa il Gruppo Teatro Murialdo presenta:  Jesus Christ Superstar

 Domenica 21 maggio

FESTA PATRONALE

 ore 10.30 - Santa Messa in oratorio

ore 15.30 - Giochi,  stand e concerto in oratorio + cena

 Il mese Mariano si concluderà con la processione Mariana decanale

 



2 memorial
Maria, Marianna, Mauro: sempre con noi

“Sono passati 2 anni dalla tragica scomparsa dei nostri cari amici.
Li ricordiamo sempre con affetto nella preghiera.
A Loro è dedicata una gara ciclistica amatoriale a squadre
il 2 giugno 2006 con partenza
dal dopolavoro ferroviario di Piazza Tirana alle ore 8.30.”




Dichiara la tua solidarietà




Aiuta i bambini poveri di don Gabriele in Guinea Bissau: non ti costa nulla, metti il codice fiscale 80354630586 nella scheda per la destinazione del 5 x mille del tuo CUD 2006 o del Modello 730 o del modello Unico. Ricordati: ENGIM Ente Nazionale Giuseppini del Murialdo ONG - Via degli Etruschi 7 - Roma



Fotografie

O Maria,
che poni nelle nostre mani
la corona del Santo Rosario,
insegnaci a recitarlo diventando,
alla tua scuola,
autentici contemplativi e testimoni di Cristo.