... di Domenica in Domenica ...   

Anno 4     n° 139

... di Domenica in Domenica ...

01/01/2006   -    Ottava di Natale   


Le uscite precedenti sono disponibili qui


Preghiera per la Pace

Madre di tutti gli uomini, tu che ami i tuoi figli e per ognuno provi una predilezione, ascolta il grido di tanti uomini e donne che devono ancora gustare un giorno di vera pace, un solo giorno dove sia stato possibile vivere senza sospetti, paure, violenze e lutti.

Questi sono i tuoi figli prediletti, i tuoi figli che non hanno mai sentito la protezione materna del tuo manto, figli che sono nati per conoscere solo angherie e sopraffazioni, che fin da piccoli non hanno potuto credere se non nella legge del più forte.

Noi li affidiamo a te, tu che sei la Regina della pace e dell’amore, perchè possano finalmente gustare una vita che sia veramente vita.

Vita fatta di rispetto e di serenità; vita nata da un affetto libero e da una tenerezza gratuita; vita senza violenza e armi; vita dove sia bello lavorare e amare; vita dove i bambini possono correre e giocare.

Madonna della Pace, aiutaci a costruire con te questa pace.

Don Guglielmo - parroco








Ricordiamo
don Paolo Novero e Mario Benincaso


Il 3 gennaio ricordiamo nelle S. Messe don Paolo Novero e l’amico Mario Benincaso ad un anno della loro tragica scomparsa. Il Centro Culturale “don Paolo Novero” organizza una serata insieme, sabato 21 gennaio alle ore 21.00 in Chiesa. Una serata all’insegna della vita alla maniera di don Paolo, animata dal gruppo giovani che lui ha seguito negli anni ‘91-’98, il gruppo scout, il gruppo teatro, corale, il coro ecc. Lo ricorderemo nell’Eucaristia alla S. Messa delle ore 10.00 della domenica seguente, 22 gennaio. Dopo la celebrazione verrà posta una targa ricordo nella sala musica che è in corso di realizzazione nel nostro oratorio e che sarà intitolata a lui. Un piccolo segno che vuole conservare il suo ricordo nel tempo.













Orario Sante Messe:
FESTIVE
Sabato prefestiva: ore 18.00
Domenica: ore 8.00 - 10.00 - 11.15 - 18.00 - 19.00 in Cappella via Gonin

Feriali 8.30 - 18.00


Domenica 1° gennaio ore 10.00 - daremo il saluto ai giovani della Comunità di Taizé e diremo grazie ai nostri giovani organizzatori e a tutte le generose famiglie che si sono aperte al dono dell'accoglienza.


LUN 02: Il parroco e don Alberto partecipano al capitolo della Congregzione a Roma, fino a Venerdì
MAR 03: ore 8.30 e 18.00 - nelle Sante Messe ricordiamo don Paolo Novero e l'amico Mario nel 1° anniversario
VEN 06: Epifania del Signore:
ore Sante Messe
08.00 - 10.00 -11.15 - 18.00
19.00 Cappella di Via Gonin

DOM 8
gennaio 2006:
Battesimo di nostro Signore
Domenica 15 gennaio

Premiazione presepi


In questi giorni alcuni amici con don Samuele visiteranno i vostri presepi che rivedrete nel sito della parrocchia. www.murialdomilano.it
Domenica 15 gennaio dopo la Santa Messa delle ore 10.00 daremo un segno natalizio a quanti hanno partecipato al concorso presepio 2005.



Abboniamoci a
Camminare Insieme


Il nostro giornale parrocchiale “Camminare Insieme” vuole essere un umile ma prezioso strumento di comunione: luogo di incontro, di dialogo e di confronto con i cristiani del nostro territorio, sotto la guida di una piccola equipe.
Sempre più riscontra simpatia, lettori nuovi, suggerimenti. Svolge un “servizio di casa”, perchè stimola la comunità cristiana ad una genuina maturazione ecclesiale, getta ponti, crea collegamenti costruttivi e cuciture pazienti. Vorrebbe entrare in tutte le nostre case. Aiutateci a farlo sempre più interessante e aderente alla realtà e al nostro territorio. Vi chiediamo di abbonarvi o regalare un abbonamento a qualche famiglia amica per Natale.

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In fondo alla chiesa ci sono gli incaricati
 

Giornata della Pace

“Nella verità, la Pace”

Riportiamo il messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di Benedetto XVI.

Dice il Papa: “Desidero ancora una volta confermare la ferma volontà della Santa Sede di continuare a servire la causa della pace.
Il nome stesso di Benedetto, che ho scelto il giorno dell’elezione alla Cattedra di Pietro, sta ad indicare il mio convinto impegno in favore della pace.
Infatti, ho inteso, riferirmi sia al Santo Patrono d’Europa, ispiratore di una civilizzazione pacificante nell’intero continente, sia al Papa Benedetto XV, che condannò la prima guerra mondiale come “inutile strage” e si adoperò perché da tutti venissero riconosciute le superiori ragioni della pace”.



Messaggio per la celebrazione della 39a Giornata Mondiale della pace

- 1° gennaio 2006 -



«Nella verità, la pace»

Il tema di riflessione di quest'anno — «Nella verità, la pace» — esprime la convinzione che, dove e quando l'uomo si lascia illuminare dallo splendore della verità, intraprende quasi naturalmente il cammino della pace.
Delineata in questo modo, la pace si configura come dono celeste e grazia divina, che richiede, a tutti i livelli, l'esercizio della responsabilità più grande, quella di conformare la storia umana all’ordine divino.

Chi e che cosa può impedire la realizzazione della pace? La Sacra Scrittura mette in evidenza nel suo primo Libro, la Genesi, la menzogna, pronunciata all'inizio della storia dall'essere dalla lingua biforcuta, qualificato dall'evangelista Giovanni come « padre della menzogna» (Gv 8,44).

La pace è anelito insopprimibile presente nel cuore di ogni persona, al di là delle specifiche identità culturali. Tutti gli uomini appartengono ad un'unica e medesima famiglia. L'esaltazione esasperata delle proprie differenze contrasta con questa verità di fondo.
La pace appare allora in modo nuovo: non come semplice assenza di guerra, ma come convivenza dei singoli cittadini in una società governata dalla giustizia. La verità della pace chiama tutti a coltivare relazioni feconde e sincere, stimola a ricercare ed a percorrere le strade del perdono e della riconciliazione, ad essere trasparenti nelle trattazioni e fedeli alla parola data.

La verità della pace deve valere e far valere il suo benefico riverbero di luce anche quando ci si trovi nella tragica situazione della guerra. I Padri del Concilio Ecumenico Vaticano II, sottolineano che non diventa «tutto lecito tra le parti in conflitto quando la guerra è ormai disgraziatamente scoppiata». La Comunità Internazionale si è dotata di un diritto internazionale umanitario per limitare al massimo, soprattutto per le popolazioni civili, le conseguenze devastanti della guerra.
Il mio grato pensiero va alle Organizzazioni Internazionali e a quanti con diuturno sforzo operano per l'applicazione del diritto internazionale umanitario. Come potrei qui dimenticare i tanti soldati impegnati in delicate operazioni di composizione dei conflitti e di ripristino delle condizioni necessarie alla realizzazione della pace?

Al giorno d'oggi, la verità della pace continua ad essere compromessa e negata, in modo drammatico, dal terrorismo che, con le sue minacce ed i suoi atti criminali, è in grado di tenere il mondo in stato di ansia e di insicurezza. Tali disegni, risultano ispirati da un nichilismo tragico e sconvolgente.
Il nichilismo e il fondamentalismo fanatico si rapportano in modo errato alla verità: i nichilisti negano l'esistenza di qualsiasi verità, i fondamentalisti accampano la pretesa di poterla imporre con la forza e si trovano accomunati da un pericoloso disprezzo per l'uomo e per la sua vita e, in ultima analisi, per Dio stesso.

Dinanzi ai rischi che l'umanità vive in questa nostra epoca, è compito di tutti i cattolici intensificare, in ogni parte del mondo, l'annuncio e la testimonianza del «Vangelo della pace». Dio è Amore che salva, Padre amorevole che desidera vedere i suoi figli riconoscersi tra loro come fratelli, responsabilmente protesi a mettere i differenti talenti a servizio del bene comune della famiglia umana. Dio è inesauribile sorgente della speranza che dà senso alla vita personale e collettiva. Dio, solo Dio, rende efficace ogni opera di bene e di pace.
Guardando all'attuale contesto mondiale, possiamo registrare con piacere alcuni promettenti segnali nel cammino della costruzione della pace. Si tratta di passi certamente ancora assai timidi sul sentiero della pace, ma già in grado di prospettare un futuro di maggiore serenità, in particolare per le popolazioni martoriate della Palestina, la Terra di Gesù, e per gli abitanti di talune regioni dell'Africa e dell'Asia.
Tutto ciò non deve indurre però ad un ingenuo ottimismo. Non si può infatti dimenticare che, purtroppo, proseguono ancora sanguinosi conflitti fratricidi e guerre devastanti che seminano in vaste zone della terra lacrime e morte. Che dire poi dei governi che contano sulle armi nucleari per garantire la sicurezza dei loro Paesi?
A questo proposito, non si possono non registrare con rammarico i dati di un aumento preoccupante delle spese militari e del sempre prospero commercio delle armi.
I primi a trarre vantaggio da una decisa scelta per il disarmo saranno i Paesi poveri, che reclamano giustamente, dopo tante promesse, l'attuazione concreta del diritto allo sviluppo.

A conclusione di questo messaggio, vorrei ora rivolgermi particolarmente ai credenti in Cristo, per rinnovare loro l'invito a farsi attenti e disponibili discepoli del Signore. Ascoltando il Vangelo, cari fratelli e sorelle, impariamo a fondare la pace sulla verità di un'esistenza quotidiana ispirata al comandamento dell'amore. Volgiamo con fiducia e filiale abbandono lo sguardo verso Maria, la Madre del Principe della Pace. Le chiediamo di aiutare l'intero Popolo di Dio ad essere in ogni situazione operatore di pace, lasciandosi illuminare dalla Verità che rende liberi (cfr Gv 8,32).



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