È una domanda che tante volte ti rivolgo: “chi sei, Signore, che ruolo tieni nella mia vita; perché hai voluto vivere in mezzo a noi?”.

I cristiani di una volta non conoscevano questi dubbi; ora invece sembriamo assaliti dalla paura di credere!

Non basta aver letto tanti libri, non basta studiare tanto: con te ci vuole ben altro… Sono quasi costretto allora a chiedere aiuto ad un povero come me: a Pietro, l’unico capace di donare quella emozione tanto desiderata: “Tu sei tutto, Signore, tu sei quell’amore che da sempre ho cercato in modo così confuso, tu sei la mia libertà...”.

Io intendo seguirti anche se sono consapevole che mi aspetta una strada difficile e irta di pericoli.
Ma è meglio una strada difficile con te, che una apparentemente facile e tranquilla senza di te.

Con te, certamente, da qualche parte andrò!

Don Guglielmo - parroco

16 giovani il 21 luglio partiranno per una esperienza missionaria tra i giovani albanesi seguiti dalle Opere Giuseppine di Durazzo e Fier.

Fin d'ora li accompagniamo con la nostra preghiera e con la nostra simpatia.
In queste domeniche organizzeremo delle bancarelle di solidarietà.

E' stata proprio una bella festa, per tutti, dai bambini più piccoli ai ragazzi più grandi, dai dirigenti agli allenatori, dai genitori agli amici e parenti, tutti hanno avuto la sensazione di vivere proprio un bel momento di aggregazione.

Bisogna dire "Grazie" soprattutto al Direttivo della Murialdina che ha saputo organizzare un evento tanto bello, "grazie" a tutti i Dirigenti e allenatori che hanno voluto sacrificare del proprio tempo libero, per potersi dedicare all'organizzazione, affinchè tutto potesse filare per il verso giusto, "grazie" ai genitori che hanno dimostrato a tutti, cosa vuol dire comportarsi in modo civile e corretto nei confronti degli ospiti, lasciando "fuori dal cancello" (e ci auguriamo comunque dalla propria vita quotidiana) tutto quelle cose spiacevoli che ruotano intorno al calcio, "grazie" infine ai bambini e ai ragazzi, attori principali di questo evento, che hanno onorato in modo splendido la storica casacca Rossoblu con bravura, cuore e passione; mi rimarranno per sempre impressi nel cuore e nella mente quegli occhioni pieni di lacrime, quei musi lunghi, per non essere riusciti a vincere il primo premio, come mi rimarrà sempre nel cuore e nella mente, la felicità di quei ragazzi che ce l'hanno fatta a vincere.

Non importava, comunque, vincere o perdere, importava che la "Murialdina" dimostrasse, che si sta costruendo qualcosa di molto bello, qualcosa che allontani i ragazzi da "distrazioni" pericolose, che faccia tornare l'amicizia in "primo piano", che insegni un sano agonismo, fatto di fatica, sudore e tanta passione per questo sport, ma soprattutto rispetto per l'avversario, sia che si perda sia che si vinca.

E' stata bellissima infine, la rappresentazione teatrale, che ha visto protagonista uno di noi, Michele Clementelli, un giovane attore che ha nel sangue la Murialdina e che, interpretando una parodia di quello che è la vita dell'allenatore della Murialdina, dei giocatori della Murialdina, del pubblico della Murialdina, ha saputo farci ridere e passare un'ulteriore ora di aggregazione e allegria nella serata finale del torneo.

Ora speriamo che a Settembre, alla ripresa degli allenamenti, questo entusiasmo cresca ancora e contagi altra gente, che ci faccia crescere anche sotto l'aspetto numerico.

E ora chiudo in bellezza con un coro che ormai conosciamo tutti e che è "................Rossoblu-Rossoblu-lalla-lak-laralallà !!!"

Roberto Galli