Signore,
dà luce ai miei occhi

CHE BELLO!
Il parroco della parrocchia di sant'Antonino ringrazia: "Il vostro palloncino del 27 gennaio è arrivato fin qui a Borgotaro (Parma), Bravi!"

Sentieri dell’Eternità:
Proclamiamo la speranza cristiana nella vita eterna. Domanda: Andremo tutti in Paradiso?

“Si andrà tutti in Paradiso”, dice una canzone…. Nessuno vi sarà obbligato, afferma la fede cristiana. In questo campo Dio propone e l’uomo dispone. Chi vorrebbe una felicità forzata?
Dio si fa dono di sé fino in fondo, ma questo dono resta un regalo che l’uomo può rifiutare. Parlare di un giudizio, è parlare dell’incontro di due libertà.

Risposta:

Dio perdona sempre. Non giudica. Se Dio è Dio, non può fabbricare un inferno eterno e, ancor meno, rinchiudervi qualcuno…
Dio non è un gendarme che cerca di prendere l’uomo in flagrante reato. È un Dio “clemente e misericordioso lento all’ira e ricco nell’amore” (Es 34, 6; Sal 103,8).

Ma che Dio d’amore sarebbe se passasse sistematicamente la spugna sulle nostre vite e le nostre esistenze fossero come neutre?
Un Dio per il quale il male e il bene fossero indifferenti?
Dio è sempre amore quando giudica ed è giustizia quando ama.
Una misericordia senza giustizia è umiliante. Una giustizia senza misericordia è schiacciante.
Il mistero del giudizio è un mistero di libertà.

Il tempo della nostra vita ci è stato dato come un tempo aperto all’accoglienza o al rigetto dell’amore di un Dio che salva. La nostra salvezza si gioca su una accettazione pienamente libera di questo amore.

Tuttavia il nostro orgoglio può innalzare una muraglia dei nostri peccati che Dio non può abbatterla. Noi possiamo rifiutare di amare e di essere amati. Questa chiusura su noi stessi può portarci a separarci definitivamente da Dio. “È quaggiù che la vita è perduta o guadagnata” scriveva San Cipriano di Cartagine, nel 3° secolo. “Quaggiù si lavora per la salvezza eterna attraverso il culto a Dio. Nessuno sia bloccato dai suoi peccati.”

Dio non lascia nessuno nelle tenebre.
Si può fuggire la luce per tutta la vita, ma ci sarà almeno l’ultimo istante, quello della morte, in cui non si potrà più indugiare. “Dio metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori” (1 Cor 4, 5).

Ricordiamoci. “Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa” (1 Gv 3, 20) ed “egli vuole che tutti gli uomini siano salvati” (1 Tm 2, 4).

Continueremo sul giudizio particolare e universale la prossima volta.

A cura del Parroco

Partecipiamo generosamente ai momenti di

Sito internet della parrocchia: www.murialdomilano.it

Indirizzo e-mail della parrocchia: parmurmi@tin.it