Lazzaro, vieni fuori

San Giuseppe, il nostro Santo

Sentieri dell’Eternità:
Proclamiamo la speranza cristiana nella vita eterna. Continuiamo le nostre catechesi sui Novissimi

“Caro parroco, leggo molto volentieri il retro del foglio “Di domenica in domenica”, queste brevi catechesi sono molto interessanti. Non le ho mai scritto ma questa volta mi faccio coraggio e… eccomi. Sono una mamma con una piccola creatura di cinque anni. Qualche tempo fa mi è morta la mamma di tumore, purtroppo. Era la nonna di mia figlia … si volevano un gran bene.
Ora la mia bambina mi ha fatto un sacco di domande del tipo: “Dov’è la nonna?”. “Quando potrò rivedere la nonna?”.
Le sono riconoscente se mi dà qualche risposta. La ringrazio. M. T.”.

Ecco la mia risposta:

Domande difficili, cara mamma M. Lo so. Difficili perché a cinque anni non si è in grado di fare distinzioni teologiche o filosofiche. Che cosa dire allora?
Ricordo alcune espressioni di una mia vecchia catechista molto saggia che faceva il catechismo in parrocchia. Diceva cose straordinariamente vicine a quelle che poi da prete ho trovato in qualche buon testo di catechismo per piccoli.
Occorre servirci di modi di dire che mettano in evidenza concetti come quelli di presenza, di vicinanza.

Chi muore c’è ancora, anche se non può essere visto. Come quando qualcuno va avanti per la strada e rimane nascosto dietro una curva. Oppure come accade la notte, quando papà e mamma dormono in un’altra camera. Il bambino non li vede, ma li sente vicini. E poi ancora. Siamo sulla terra per formarci come il bambino nel seno materno. Quando egli è pronto per il mondo, allora nasce. Così noi, al momento giusto per ciascuno, passiamo ad un’altra vita. Quando una persona cara lascia questa terra, il rapporto con quella persona non si interrompe. Non termina, ma viene trasformato. Possiamo continuare ad amare i nostri cari al di là delle frontiere della morte. Anch’essi continuano ad amarci. Questo amore è affettivo ma anche effettivo.

Il Concilio Vaticano II parla di una “comunione di beni spirituali”. È il grande mistero della comunione dei santi, che si vive nel chiaro-scuro della fede. Ma questo discorso è già più difficile, cara mamma. Allora: siamo anche noi come gli uccelli in gabbia. Proviamo a chiedere ad un uccello se preferisce restare in gabbia o tornare libero. Non ci sono dubbi, basta aprire lo sportello che esso sfreccia verso il cielo azzurro. Lassù Dio ci aspetta.

A cura del Parroco

 

Pasqua di solidarietà

Anche quest’anno il nostro augurio di "Buona Pasqua" rivolto ad amici, parenti e conoscenti, può avere il sapore dolce della Solidarietà!
L'Opera Cardinal Ferrari - che nella casa di via Boeri assiste tanti "Carissimi" (così li chiamava, il Beato Carlo Andrea Ferrari) mette in vendita (al prezzo minimo di € 10) le squisite colombe di Pasticceria Galbusera meravigliosamente confezionate.
Al nostro augurio si lega così un momento di attenzione per la povertà nascosta che in modo "dolce" possiamo contribuire a sanare.
 

Per le prenotazioni rivolgersi a Elda Valeri - tel.02/416625).
Per la consegna sarà disponibile un banchetto la Domenica delle Palme alla S. Messa delle ore 10.
GRAZIE!

Partecipiamo generosamente ai momenti di

Sito internet della parrocchia: www.murialdomilano.it

Indirizzo e-mail della parrocchia: parmurmi@tin.it