Gesù, quello che tu stai vivendo in questi giorni santi, è anche quello che la tua Chiesa sta provando in questi tempi.
All’osanna iniziale segue poi: “sia crocifisso”; come per te allora, è così anche per la tua Chiesa oggi.

O Gesù, come tu hai dovuto dimenticare tanta gloria così anche la tua Chiesa sta soffrendo: il silenzio della folla, le ostilità delle opinioni più alla moda, con l’ironia dei potenti.
La tua Chiesa, proprio come l’hai vissuta tu, sta vivendo la sua settimana Santa. Però abbiamo scoperto che l’umiliazione, la croce, era la tua vera gloria: che non sia anche per noi questo, il vero momento di gloria?

Hanno trovato il cadavere del Vescovo caldeo di Mosul. Sequestrato, ucciso e poi sepolto dai suoi rapitori, vigliaccamente. L’unica colpa di questo nuovo martire della Chiesa è stata l’aver continuamente esortato i suoi fedeli a rimanere in Iraq. Ma per i fanatici islamici era scomodo.
Non c’è scampo: o il ritorno alla “dhimma” - la legge antica islamica che impone ai cristiani la sottomissione e il pagamento di una tassa - o l’esilio, e chi si rifiuta è condannato a morte. Siamo di fronte a una pulizia etnica. Il rischio è diventato realtà. E i nostri fratelli cristiani stanno pagando un prezzo altissimo. Non lasciamoli soli.

Don Guglielmo - parroco